La più piccola del gruppo a trazione integrale.
La BMW 118d xDrive è uno dei modelli meno costosi con il logo rotondo blu e bianco sul cofano, rendendo quest’auto un buon candidato per i gestori delle flotte aziendali che vogliono ottenere il massimo in un rapporto qualità prezzo. Inoltre, per risparmiare ancora di più, il cambio manuale rimane sempre un’ottima scelta.
Avremmo personalmente preferito se l’auto fosse stata solamente a trazione posteriore, dato che il divertimento sarebbe stato più elevato, ma tuttavia al giorno d’oggi buona parte delle auto vendute recentemente da BMW montano la trazione integrale. Detto questo, se vivete in zone più fredde, riuscirete comunque a divertirvi in tutta sicurezza anche in questo caso, basteranno delle buone gomme invernali e un po’ di abilità per domare la neve e il ghiaccio.
Ma senza cambiare discorso, ci siamo trovati faccia a faccia con un motore diesel, una trazione integrale, un cambio manuale e con una voglia irrefrenabile di salire a bordo per divertirsi un po’. Potrebbe sembrare strano, ma ormai guidare un’auto con un cambio manuale sta diventando sempre più raro, soprattutto perché molte produttori di auto ormai equipaggiano le proprie auto per i test con tutta la tecnologia possibile, compreso il cambio automatico, per impressionare. Gustarsi un modello più “normale” è un sollievo di tanto in tanto.
In questo caso, c’è un motivo del perché questa BMW 118 xDrive montava un cambio manuale: semplicemente è l’unico tipo di cambio disponibile per questo modello. La cosa ancora più interessante è che se vivete ad esempio nel Regno Unito, la 118d non è nemmeno disponibile nella versione xDrive, rendendo questa due volumi molto peculiare. Insomma, se sceglierete una BMW 118d con trazione posteriore, potrete scegliere tra il cambio manuale e quello automatico, altrimenti scegliendo una 118d xDrive disporrete solo del cambio manuale.
Indipendentemente dalla scelta, il motore sarà sempre un 2000cc a 4 cilindri diesel, il B47, elaborato per raggiungere i 150 cavalli e 320 Nm di coppianel modello 118d. Magari non sembrerà un bolide, soprattutto rispetto alla recente M140i, ma è abbastanza per la vita di tutti i giorni. Questo perché la BMW Serie 1 è l’auto più piccola prodotta da BMW al momento e anche una delle più leggere. Se non fosse per gli 80 kili aggiunti dal sistema xDrive, questa 5 porte peserebbe solo 1425 kg. Ad ogni modo, questi 150 cavalli gestiscono bene il peso del telaio; magari non vincerete molte “gare urbane” ai semafori, ma per le vostre scampagnate giornaliere disporrete di potenza a sufficienza.
All’esterno, non c’è nulla che distingua l’auto dal resto della gamma e il look non la fa risaltare tra la folla, nonostante il bel colore Mediterranean Blue e il pacchetto estetico Sport Line. Le ruote invece hanno sicuramente dato un tocco di fascino in più, grazie al modello da 17’’ Star-spoke 379 con razze bianche varie cromature che donano un tema più aggressivo all’auto, grazie a un buon contrasto evidenziato anche dai vetri oscurati.
All’interno dell’abitacolo le cose sono abbastanza standard, con i sedili in pelle e il volante M Sport a dominare come punti focali dell’abitacolo. Rispetto alla BMW Serie 2 che ha ricevuto un nuovo quadro strumenti oltre al restyling del frontale, questa BMW Serie 1 utilizza ancora il vecchio quadro strumenti analogico arancione, che però dona un feeling retrò non poi così brutto. Sulla console centrale è montato l’ultimo sistema iDrive, con menu e sottomenu rivisitati, così come le grafiche e la reattività, che è tra le migliori sul mercato. Sulla Serie 1 non disporrete del touch screen, ma non ne avrete molto bisogno, dato che la manopola sul tunnel funziona molto bene ed è intuitivo da usare.
Appena accanto alla manopola troverete la leva del cambio, in questo caso completa di logo M sul pomello. Il cambio manuale è tipicamente bavarese, un po’ gommoso ma con degli innesti precisi e poco distanziati tra di loro. Cambiare le marce è divertente, se non fosse per una funzionalità che molta gente trova snervante: il rev-matching (o punta tacco automatico). Tutti i nuovi modelli di BMW integrano questa funzionalità che è probabilmente dedicata a garantire più protezione in scalata che non voler limitare la guida sportiva del pilota, ma è comunque disattivabile in qualsiasi momento. Basta disattivare il DSC e il punta-tacco automatico sarà anch’esso disattivato, ma comunque lo abbiamo trovato nulla di fastidioso nell’auto che aumenta lievemente i giri del motore durante la scalata. Anzi, abbiamo trovato la cosa molto utile e troviamo la gente che critica questo sistema perché “è fatta per le persone che non sanno guidare” molto ipocrita.
Quando comincerete a spingere questa BMW Serie 1 al limite comincerete a capire perché è l’auto dalla migliore guidabilità del suo segmento. Per farvi comprendere meglio dovremmo anche dire che è l’unica auto del settore ad avere una trazione posteriore, che contribuisce a rendere l’auto molto più bilanciata anche senza il sistema xDrive. Il rollio è davvero ridotto e le sospensioni sono tarate perfettamente, offrendo più comfort rispetto alla Mercedes-Benz Classe A e all’Audi A3, soprattutto quando si opta per le sospensioni adattive. Altri recensori hanno provato questo modello con delle ruote da 17’’ che hanno fatto sì di diminuire il comfort generale, ma la comodità era lo stesso tutto sommato buona. Con delle ruote più piccole e con delle gomme diverse non ci sarebbe nemmeno il bisogno delle sospensioni adattive, a dire il vero.
Spaziare tra le tre differenti modalità di guida è quasi inutile, dato che il cambio è manuale. Certo, il volante diventa più duro nella modalità Sport e la risposta dell’acceleratore è lievemente più rapida, ma le differenze sono davvero minime, anzi, le definirei quasi impercettibili. In modalità Eco Pro, la risposta all’acceleratore è più lenta e ciò vi permette di risparmiare benzina nonostante il vostro piede pesante.
Parlando di consumi, la BMW 118d xDrive non se l’è cavata molto bene in città; sarà colpa del mio piede destro, ma non importa quanto abbiamo provato, i consumi non sono mai scesi sotto gli 8 l / 100 km, un dato molto lontano rispetto a quello dichiarato da BMW. Fuori dalla città, con una velocità più costante e un uso più blando del cambio, i consumi si sono abbassati fino a 5,7 l / 100 km, un risultato accettabile e che sarebbe anche migliore se l’auto non fosse a trazione integrale. Da fermi, la BMW 118d xDrive non se la cava male, anche se non arriva a tirare tanti calci nella schiena, ma in effetti nessuno comprerà quest’auto per delle gare di velocità. In autostrada, l’auto si comporterà assolutamente bene almeno fino ai 130 km orari, che sono comunque il limite autostradale italiano.
In quanto a praticità, si deve scendere a qualche compromesso dato il divertimento che provoca guidare questa macchina. Il sedile del guidatore è basso, offrendo quindi una buona posizione di guida ma un pessimo angolo di visuale se si scende troppo in basso. I sedili sono invece comodi e offrono un buon supporto laterale, anche se questi non sono i sedili della variante M Sport. I sedili della nostra auto erano in tessuto, ma il look e la comodità era lo stesso eccellente; se siete a corto di budget, fate tranquillamente a meno della pelle Dakota.
C’è un sacco di spazio per i passeggeri anteriori, mentre i passeggeri posteriori dovranno stringersi un po’, considerato lo scarso spazio per la testa e per le gambe. Insomma, sui divani posteriori degli adulti più alti di 1,80 m si troveranno un po’ scomodi; per fare un paragone, lo spazio a bordo della Volkswagen Golf, della Seat Leon, Dell’Audi A3 e dalle Mercedes Classe A è maggiore, ma è anche comprensibile dato che questa Serie 1 ha dovuto fare spazio al motore montato longitudinalmente e alla trasmissione che deve collegarsi all’asse posteriore.
In ogni caso, l’abitacolo contiene molti spazi nel bracciolo centrale e nei dintorni per stipare i vari oggetti più piccoli. Il bagagliaio raggiunge i 390 litri di capacità di carico, 30 in più dello scorso modello. Abbassando i sedili i litri a disposizione diventano 1200. Nonostante questi numeri non suonino niente male, sono comunque di 20 litri inferiori rispetto per esempio all’Audi A3. Infine, la soglia di carico è un po’ scomoda per via della forma del posteriore, e il pavimento non è molto lineare, inclinandosi un po’ verso l’esterno e rendendo quindi un po’ problematico il piazzamento degli oggetti tendenti a scivolare.
Nonostante questi problemi, la Serie 1 rimane comunque l’auto più divertente da guidare del segmento. Prendetela con un cambio manuale e le cose saranno ancora più divertenti, tanto meglio che il cambio manuale sia disponibile su quasi tutti i modelli di questa Serie 1, ad evidenziarne la sportività. La gamma di modelli è ben variegata, partendo da 1.500cc cilindri fino ad arrivare al 3.000cc motore della M140i, insomma tutti avranno a disposizione la propria variante perfetta.
Proprio come la BMW 118d xDrive, è chiaro che questa Serie 1 sia fatta apposta per intrigare un po’ chiunque, data la sua anima discreta da “viaggiatrice”, ma che comunque rimane una due volumi con un ottimo feeling sulla strada. Nonostante sotto il cofano si nasconda un motore diesel, potrete divertirvi parecchio con questa 118d e, a migliorare le cose, è possibile raggiungere i livelli di potenza della BMW 120d (190 cavalli, 400 Nm di coppia) tramite una rimappatura della centralina, il che è più che abbastanza per un’auto del genere. Gli interni non sono nulla di speciale, ma in questo modo è possibile risparmiare qualche soldo in più.
In conclusione, ci siamo divertiti parecchio con questa auto. Il motore diesel non è troppo invasivo grazie alla riduzione del rumore ed è ben bilanciato, mentre la tanta coppia consente di viaggiare sereni con qualsiasi marcia si preferisca. Premendo l’acceleratore vi leverete d’impiccio da qualsiasi situazione pericolosa, mentre se vorrete divertirvi ancora di più, ciò che dovrete fare e semplicemente controsterzare velocemente per far scodare l’asse posteriore; un qualcosa che semplicemente non è più possibile fare con nessun’altra due volumi al giorno d’oggi.
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